Anche quest anno a Verona fiere è andata in scena la grande fiera nazionale del vino. Vinitaly ormai da anni è sinonimo di qualità sia per quanto riguarda l’organizzazione sia per quanto riguarda l’efficenza dell’evento. Ordine ed eleganza sono le parole cardine dell’evento.
Nonostante l’affluenza ogni anni si confermi in crescita, all’interno si può compiere un autentico viaggio geografico alla scoperta di alcune delle più belle realtà del nostro panorama enologico.
Tante le conferme e tante le novità che ho potuto riscontrare anche quest anno.

Iniziamo col racconto fotografico e degustativo di quelli che son stati tre giorni di full immertion nelle finissime vene esaltanti del vino italiano.
G.D. VAJRA
Se il Piemonte avesse un simbolo di coraggio, qualità e disponibilità sicuramente si fregerebbe di questa cantina. Incredibile il Riesling, potenzialmente un vino da invecchiamento estremo. Bricco delle Viole, Ravera e Costa di Rose sono i tre cru di Barolo che non hanno di certo bisogno delle mie lusinghe anche se i complimenti vanno sicuramente fatti perchè sono incredibili e finissimi.
TERRAZZE DELL’ETNA

Cantina stupenda che nasce e ancora le sue radici ben salde al terreno del grande vulcano attivo siciliano. La gamme dei vini è incredibilmente bella e rappresenta ciò che di più vitreo e verace ha da offrire il terreno nero e solfureo dell’Etna. Questo spumante metodo classico rosè è l’esempio di come anche in Sicilia la spumantistica stia raggiungendo livelli interessanti ed altamente vocativi di un’enologia di altissima qualità
BARONE DI VILLAGRANDE

Siamo ancora in Sicilia e stiamo ancora parlando di qualità estreme, finezza ed eleganza. Devo ammettere che negli ultimi anni molti vini bianchi siciliani soprattutto Etna Bianco mi stanno un po deludendo, risultando ovvi e spesso banali se non ridonandanti. Barone di Villagrande dimostra a tutti come il terreno dell’Etna possa entrare prepotente nel calice, esltarsi e regalando attimi di intenso piacere.
BRUGNANO

Ogni anni riscontro come il lavoro fatto nella Cantina Brugnano dai due fratelli Francesco e Giuseppe sia sempre pià qualitativo e preciso. Durante questa manifestazione tra le varie novità è stato presentato il loro primo Metodo Classico di cataratto lucido e chardonnay raccolte nei pressi di Partinico. Eleganza e savoir faire per uno spumante siciliano davvero incredibile che vi invito ad assaggiare quanto prima per scoprire l’eccellenza di questa cantina “giovane”.
CUPANO

Cupano rappresenta una delle due cantina del mio cuore quando parliamo della Toscana di Montalcino. La finezza e la robusta eleganza del rosso di Montalcino di Cupano sono pari solo alla sua longevità. Il Brunello poi è ciò che di più esaltante possiate trovare su queste colline pittoresche e poetiche. I calici riempiti dei vini di questa cantina non risulteranno mai e poi mai banali, trasporteranno le vostra anima e il vostro cuore in posti che ancora nemmeno immaginate. Vini da assaggiare per forza almeno una volta nella vita insomma datemi retta!
COL DI LAMO

L’altra metà del mio cuore per quanto riguarda Montalcino è rappresentata dall’arancione cantina Col di Lamo della gentilissima proprietaria Giovanna. Qua il rosso di Montalcino sa coccolare i vostri sensi accompagnandolo al Brunello e alla sua Riserva in un contiuna sali e risali di emozioni mai contrastanti ma che suonano all’unisono una musica perfetta, originale, moderna e classica allo stesso tempo che sa riempire gli attimi silenziosi della contemplazione a questi vini rossi splendidi. Il carattere stesso di Giovanna e sua figlia Diletta è riscontrabile nell’estrema qualità dei loro vini. Assaggiateli e fatevi un giro a Montalcino a trovarle perchè solo cosi vi renderete conto della vera qualità di questi vini.
ORYGINI

In Sicilia succede proprio di tutto, accade anche che due amici coinvolgano due aziende che già producono vini di estrema qualità come Passopisciaro e Benanti e portino i loro Etna binaco ed Etna rosso ad affinare in fondo al mare. Quello che vogliono dimostrare è che l’ambiente sottomarino con la sua temperatura costante la privazione di luce e le forti pressioni affinino i vini in modo migliore, più rapido o semplicemente in modo diverso. Non so affermare se dopo questa master class sia effettivamente intuibile una differenza sostanziale anche se ho avvertito soprattutto in bocca una morbidezza tannica maggiore nei vini sottomarini e sopratutto una capacità di pronta beva maggiore.
Un esperimento interessantissimo che spero abbia un seguito per capire meglio se l’ambiente sottomarino ( quasi gratutio) posso davvero aiutare l’affinamento di certi rossi italiani in generale.

COLLE MASSARI
L’appuntamento dal mio amico Federico di Colle Massari non manca mai. Qua potete toccare con mano il forte impegno della cantina nella produzione del Montecucco. La Colle Massari proprietaria anche di Grattamacco, Tenuta San Giorgio e soprattutto Poggio di Sotto porta in palmo di mano la qualità dei vini toscani. I vini di Grattamacco nel bolgheri sono caratterizzati da incredibile finezza, uno su tutti io Vermentino grattamacco bianco, bianco di altissima longevità e spiccata qualità. Poggio di Sotto non merita presentazioni anche solo per i prezzi che ormai Brunello e Brunello Riserva hanno raggiunto. Finezza e qualità oltre ogni limite!!!